The last afternoon train to the coast was pulling out of the station when Gareth stepped onto the platform. At the far end he could see it disappearing from sight. Outlined against that massive moving wall of metal and steam was Robbie. They weren't required to attend church in his house, not the kitchen staff at least, but still, Robbie had on his best. The winter jacket he wore seemed cut for another. It had grown tight across the shoulders and his arms strained the fabric. All that whipping and mixing Monsieur had him doing in the kitchen, no doubt. Of course, he wouldn’t replace the jacket any time soon; they both knew he was saving all his pennies for the plan. Robbie was still watching the train as he lifted his arm to shift the cap on his head. He ran his hand across the back of his neck, and the sight of it warmed Gareth through.
As Gareth made his way down the platform, Robbie turned. When their eyes met Gareth noted Robbie’s smile seemed as broad as his own felt.
“The attendant asked me twice if I missed my train,” Robbie said with a laugh. “If only.”
“You have been a man of the rails these last months.”
“That I have. But I am glad to be here this Sunday,” he said, clapping Gareth on the shoulder.
They both made their way towards the tea room attached to the station.
“Do you know, in all my trips, I’ve never once eaten at this place.”
“You’ve not had much time, I expect. On the train, off the train, and back to the house.”
“It’s true.”
Robbie stopped just outside the entrance. “It’s not odd, is it, two blokes taking tea together?”
Gareth smiled and shrugged. “It’s not proper tea like a ladies’ afternoon. They’ve got sandwiches and that. And everybody will be at the pub—your lot and mine. No privacy there. It’s like two rival cricket teams at war when the staff of both manors visit. I pity the poor publican.”
Robbie nodded, laughing, and they entered.
L’ultimo treno del pomeriggio verso la costa stava uscendo dalla stazione quando Gareth mise piede sul binario. Osservò il treno che si allontanava scomparendo alla sua vista. Di profilo contro quella enorme parete di metallo e vapore in movimento c’era Robbie. Nella casa in cui lavorava non erano obbligati ad andare in chiesa, o quantomeno lo staff della cucina non era obbligato a farlo. Robbie, tuttavia, indossava comunque il suo abito migliore. La giacca invernale che aveva addosso sembrava tagliata per qualcun altro. Gli andava ormai stretta sulle spalle e le braccia tiravano la stoffa. Senza dubbio, doveva essere per via di tutto quello sbattere e mischiare che Monsieur gli chiedeva di fare in cucina. Di sicuro, non avrebbe comprato una giacca nuova per il momento; sapevano entrambi che Robbie stava mettendo da parte tutto il possibile per il suo progetto. Robbie stava ancora guardando il treno quando alzò il braccio per sistemarsi il berretto. Si passò la mano sulla nuca, e quell’immagine riscaldò il cuore di Gareth.
Mentre Gareth procedeva lungo il binario, Robbie si girò. Quando i loro occhi s’incrociarono, Gareth notò che il sorriso di Robbie era tanto ampio quanto lui percepiva il suo.
«L’attendente mi ha chiesto due volte se avessi perso il treno,» disse Robbie con un sorriso. «Se solo fosse vero.»
«Ti sei trasformato in un uomo del treno in questi ultimi mesi.»
«Quello è vero, ma sono felice di essere qui questa domenica,» disse dando una pacca sulla spalla di Gareth.
Si avviarono insieme verso la sala da tè accanto alla stazione.
«Sai che in tutti i miei viaggi non ho mai mangiato qui?»
«Suppongo che tu non abbia mai avuto molto tempo. Sali sul treno, scendi dal treno, e subito a casa.»
«È vero.» Robbie si fermò appena fuori dalla porta. «Non è strano, vero, due ragazzi che prendono un tè insieme?»
Gareth sorrise e fece un’alzata di spalle. «Non è un vero tè delle cinque. Hanno sandwich e cose del genere. Tutta la gente che conosciamo sarà al pub in questo momento. Non avremmo alcuna riservatezza lì. Quando ci sono i domestici di entrambe le tenute è come avere in città due squadre rivali di cricket. Mi dispiace per il povero proprietario del pub.»
Robbie annuì ridendo, e insieme entrarono nel locale.